Twin Towers - Le torri di luce |
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Art. 0009 | ||
UN MONUMENTO DI LUCE PER LE VITTIME DI SETTEMBRE | ||||
E New York riparte con le torri di luce. Italiane Sarà una luce che sembrerà toccare le stelle: due grattacieli gemelli fatti di 88 fari della potenza di 7 mila watt ciascuno. Rigorosamente italiani. Arriveranno da Fubine, infatti, provincia di Alessandria, le due “Torri” che antro la fine dell’anno prenderanno il posto del World Trade Center distrutto l’11 settembre. Voluta dal municipio di New York, l’installazione verrà eseguita dalla Space Cannon di Bruno Baiardi, azienda che in 13 anni soli di vita ha letteralmente illuminato il mondo: dalle piramidi in Egitto alle varie strutture delle Olimpiadi di Sydney. Con progetti, in dirittura d’arrivo, che vanno dalle “altre” torri gemelle. quelle di Kuala Lumpur, in Malaysia. alla Mecca e — singolare accoppiata — alla Casa Bianca la residenza del presidente degli Stati Uniti. “Le Torri di Luce saranno un monumento virtuale alle vittime dell’11 settembre”, afferma Fabrizio Gennaro, responsabile dell’ufficio commerciale estero della Space Cannon, che nella sede centrale italiana ha 50 dipendenti. «Inizialmente doveva trattarsi di un’installazione provvisoria, ma ora la città di New York la vorrebbe collocare definitivamente».
Per i fari sarà utilizzato lo Xenon:
ma Gennaro precisa che si tratta di un gas nobile, privo di mercurio e non
dannoso all’ambiente. «Abbiamo ricevuto lettere di preoccupazione e protesta
da parte dei cittadini newyorkesi per eventuali problemi collaterali provocati
dai fari, ma non c’è motivo di preoccuparsi». È prevista una serata inaugurale, per il «varo»: la data, però,
è ancora da definirsi. Per l’installazione, la Space Cannon dovrà infatti
attendere che a Ground zero pompieri e volontari abbiano finito il loro lavoro.
L’effetto creato sarà unico: la luce bianca delle “Torri” potrà assumere i calori della bandiera americana, e addirittura muoversi e
ondeggiare come fosse sfiorata dal vento. Questo monumento sarà visibile da sette
chilometri di distanza e potrà
anche essere osservato dagli astronauti nello spazio. (M.M.) (Fonte:
SETTE - Corriere della Sera
- art. di
M.M.) SITI DI APPROFONDIMENTO |
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