La Biblioteca di
Alessandria, la
più grande del Medio Oriente, inaugurata
il 4 aprile 2002, dopo sette anni di costruzione con l'impiego
di più di 1500 milioni di euro, torna ad ergersi sulle sulle
sponde del Mediterraneo, 1660 anni dopo la sua scomparsa, grazie
agli sforzi economici del governo egiziano e dell' UNESCO, e di
un'infinità di paesi arabi ed europei impegnati a ricuperare
una delle enclave mitiche dell'antichità.
La biblioteca
dall'esterno
La bibliotheca
Alexandrina",
questo il nome ufficiale, già simbolo per tutto il mondo arabo
contemporaneo,
è stata progettata dagli architetti del
consorzio Snohetta (composto
di progettisti norvegesi, americani e austriaci) che vinsero nel
1989 il concorso bandito dall’UIA e dall’UNESCO,
in collaborazione con l’architetto Mamdouh Hamza.
L'edificio è un enorme cilindro di cemento e
cristallo, sezionato in diagonale, che si erge nel medesimo molo
di Alessandria, a pochi metri, pare, da quello che fu il suo
mitico antenato. Il
tetto, come una sfera solare, e’ formato da pannelli di vetro
quadrati ricoperti di alluminio; i pannelli anch’essi tagliati
diagonalmente funzionano come da oblò che regola la luce per la
sala di lettura. La facciata sud, dove risiede l’entrata
principale e’ ricoperta da sottili lastre di granito incise
con le lettere dei maggiori alfabeti. Nella parte nord, una
piscina d’acqua circonda metà dell’edificio creando un
distacco con la strada che percorre il lungomare di Alessandria.
La sala di lettura della biblioteca
La
sala di lettura, di 20.000 metri quadri, occupa lo spazio
centrale dell'edificio il cui soffitto, di forma cilindrica,
rende omaggio a Ra, il dio del Sole dell'Antico Egitto. La sua
inclinazione di 16 gradi verso il mare e la combinazione di
vetro e alluminio le per mette di controllare la luce nel suo
interno e, dall'esterno, proietta i suoi raggi verso il
Mediterraneo come ricordo dell'antico faro di Alessandria, i cui
resti rimangono in un luogo della rada del porto.
La
Biblioteca è specializzata in testi scientifici con una
proprietà di oltre un milione di volumi, gli 85.000 metri
quadrati dell’intero complesso sono destinati, in gran parte,
alla grande sala di lettura arredata con superfici lignee e di
bronzo acidato.
Nel resto del complesso si trovano il
planetario, tre musei (di scienza, di scrittura e di archeologia)
un
istituto per il restauro del libri antichi, un biblioteca per
l’infanzia, una scuola di informatica, sale per riunioni e
congressi e un parcheggio sotterraneo di 250 veicoli.
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