Chi ha architetture per intendere...

 

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  LA VENDITA ALL'ASTA DELLA FARNSWORTH HOUSE di mies  
 

Articolo di Paolo Marzano

Colgo lo scritto di Guidu Antonietti su Antithesi e su Channelbeta riguardo la vendita della Farnsworth House di Mies van der Rohe, il 12 dicembre 2003 da SOTHEBY'S a New York.
Il 1946 è la data di quest'intuizione che ha fatto balzare in avanti la ricerca architettonica, consegnata poi nel 1951 al Dr.Farnsworth. Nelle vicinanze delle rive del Fox River a Plano a est di Chicago negli Stati Uniti.

Esempio di leggerezza strutturale capace di contribuire alla ricerca architettonica più di tante parole e di mille esempi, dando una visione reale, di quell'elemento che ancora oggi si fa fatica a spiegare: lo spazio. Pensiamo a come potrebbe diventare, se venisse ridefinita come meta (magari spostandola in un altro sito come il Padiglione di Barcellona del '29) per diventare una 'sosta architettonica', inserita in un circuito mondiale di una 'promenade architectural'. Ogni studente potrebbe vederla, osservarla, contemplarla per assorbirne la confluenza energetica di cui è intrisa. Nel mare di esempi ormai considerati 'minimali', ritengo sbagliato destituire dalla sua enorme capacità progettuale, la Farnsworth House. Essa nello stesso tempo è l'evoluzione cristallizzata di un luogo, un' opera aperta che didatticamente può convalidare nuovi percorsi e inoltrarsi nello studio dello spazio progettato. Qualche fondazione illuminata, per la salvaguardia dei capolavori o qualche gruppo finanziario si renda filantropicamente conto del valore storico soprattutto culturale e sociale di questo capolavoro dell'architettura. Sono d'accordo sulla scelta di aROOTS nel farla diventare un sito virtuale, ma ritengo la virtualità 'un ambito' mutante che scivola e fluttua tra idee concrete e lavora per realizzarle. Se invece di un oggetto rimane l'immagine virtuale e non si è riusciti a far niente per l'oggetto reale che è contenitore e contenuto, dello spazio (inteso come relazione), allora c'è ancora tanto da lavorare, per non vivere tristi e povere 'simulazioni di annunciate assenze'.

Articolo di Paolo Marzano


SITI WEB E PAGINE DI APPROFONDIMENTO

Compriamo la Farnsworth House di Mies 
di Guidu Antonietti (su Antithesi - www.antithesi.info)

Commento all'articolo "Compriamo la Farnsworth House di Mies"
di Paolo Marzano  (su Antithesi - www.antithesi.info)

 


Testo dell'articolo di  Guidu Antonietti

La Farnsworth House di Mies van der Rohe sarà venduta agli offerenti il 12 dicembre 2003 da SOTHEBY'S a New York. Concepita nel 1946 e consegnata nel 1951 al Dr.Farnsworth, questa casa per week end è impiantata sulle rive del Fox River a Plano, città situata a un centinaio di chilometri a est di Chicago negli Stati Uniti. 
Questo capolavoro dell’architettura moderna sarà presto la sede sociale di aROOTS. Virtualmente, s’intende … Su Internet tutti i sogni sono possibili…
La passione per l’architettura che ispira gli amministratori di questo sito libero e gratuito autorizza a presentare un'offerta anche soltanto di un euro… La fortuna in un clik ! 
Grazie aROOTS. 


Testo del commento di  Paolo Marzano

Il 12 dicembre 2003 è prevista la vendita all'asta di uno dei capolavori del maestro tedesco Ludwig Mies van der Rohe. No, non si tratta di una frase ad effetto che nasconde chissà quale trovata pubblicitaria, siamo proprio di fronte ad una vera e propria vendita al maggior offerente di un'architettura. 
L'elegante struttura che testimonia una ricerca ricca di spunti e novità per quanto riguarda lo studio di possibilità espressive architettoniche, verrà 'valutata', venduta, acquistata o comunque spostata in un altro sito. Un'architettura che nasce dal luogo per il quale è stata concepita, capace di esaltarne l'essenza naturale contribuendo ad una sua naturale estensione. Un'architettura che non s'impone ma afferma la leggerezza e la continuità, unendole all'ineffabile rarefazione, è ora stata tristemente 'valutata'. Casa Farnsworth era stata commissionata e acquistata da Edith Farnsworth nel 1951 per 75.000 dollari. Quando la casa fu messa in vendita da Edith Farnsworth nel 1971 fu fortunatamente acquistata da un ammiratore di Mies, che nonostante risiedesse a Londra, restaurò l'abitazione e si preoccupò di arredarla con mobili disegnati dallo stesso architetto. Creò un luogo dove, è evidente, come dallo spazio possano nascere direttrici strutturali che dal particolare della sedia o dalla leggera linea del tavolino, possono proiettarsi per trasmettere segni di rinnovata realtà, che inondano il vuoto creando innumerevoli relazioni derivate da una sperimentazione che noi possiamo definire certamente come architettura. E' uno degli esempi più eclatanti di come lo spazio può, in alcuni casi, dopo uno studiato e attento dosaggio di componenti progettuali, diventare esso stesso, struttura. La Farnsworth House è situata sulla riva destra del fiume Fox (Illinois), a sud di Plano, circa 75 km ad ovest di Chicago. La grandezza del terreno originariamente acquistato dal dott. Edith Farnsworth era di 3.8 ettari. La casa è adagiata fra gruppi di alberi ed orientata con l'asse maggiore sulla linea est-ovest. E' storicamente importante perché è stata l'ultima casa tra i lavori del maestro Mies, costruita dopo la sua immigrazione negli USA. Storicamente quindi, può essere considerata la sintesi forse, di un periodo che ha tramutato ancora di più la materia costruttiva in un evidente 'meno', dando vita alla fusione di acciaio e vetro come componenti fondamentali di una rarefazione dominante e determinante che davvero arriva senza difficoltà al 'più'. Esempio di estrema semplicità, chiarezza, quindi alla ricerca della probabile interazione con l'ambiente esterno. Considerata la casa moderna più bella del mondo, insieme alla famosa 'Casa sulla Cascata' di Frank Lloyd Wright. L’ex governatore dello Stato dell’Illinois, dove si trova la casa, avrebbe voluto acquistarla per trasformarla in museo e per questo aveva chiesto uno stanziamento. La sua proposta però è stata bocciata e il futuro della Farnsworth House è ora un’incognita. Ricordiamo che l'attuale proprietario, Lord Palumbo, della "casa di vetro", l'aveva offerta nel 2001 allo stato dell'Illinois per una cifra pari a 7 milioni di Dollari, prezzo rivelatosi troppo esoso per le casse pubbliche. Pertanto Lord Palumbo (proprietario anche di una villa di Frank Lloyd Wright, una di Le Corbusier) si è rivolto alla casa d'aste Sotheby's, la quale ha fissato la data della vendita al 12 dicembre 2003, stimandone il valore, compresi gli arredi, per una cifra tra i 4,5 e i 6 milioni di Dollari. Nell'epoca di una preponderante manifesta virtualità architettonica, occorre allora stabilire strumenti e nuove ipotesi d'intervento per creare le condizioni per la difesa di queste architetture dalle quali tanto ancora si può e si deve imparare. Cerchiamo di inserirle in circuiti didattici per convalidarne i nuovi percorsi comunicativi e inoltrarsi così, nello studio di quel complesso elemento che è lo spazio architettonico progettato.

 

 
 
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