Andrea Sciolari vince il concorso "dalla Piramide al Circo Massimo"
Il progetto si presenta attento al legame con il quartiere e la città, proponendo uno spazio aperto e percorribile anche nelle ore di chiusura della Galleria; permeabile e fluido, crea uno spazio di relazione riuscendo a rendere dinamico il rapporto con i servizi e le prestazioni museali offerte. Questa la motivazione della giuria internazionale -presieduta da Juan Navarro Baldeweg e composta da Cristoph Vitali, Antonio Citterio, Danilo Eccher, Alfonso Gambardella, Eugenio La Rocca, Pio Baldi, Sergio Risaliti e Gianluca Andreoletti- che il 21 aprile ha proclamato all'unanimità la vittoria di una donna: Odile Decq, istrionico architetto parigino.
Si è conclusa così la seconda fase del concorso, alla quale, oltre alla Decq, erano stati ammessi architetti di fama internazionale come Nicola Di Battista, Filippo Lambertucci, Efisio Pitzalis e Shai Weinstein. Il concorso era stato bandito alla fine dello scorso luglio dal Dipartimento Politiche del Territorio - Ufficio Concorsi di Architettura e dalla Sovraintendenza Comunale, e prevedeva -nella logica del riuso- il completamento della conversione della ex Birreria Peroni con la ristrutturazione degli edifici che si affacciano su via Nizza e via Reggio Emilia.
Così nella parte già funzionante del Museo troveranno posto le opere moderne, mentre la nuova ala sarà occupata dalle opere contemporanee, oltre che da spazi di servizio -come bar e ristorante- e parcheggi. 3858 sono i metri quadrati che cambieranno volto e che si andranno ad aggiungere ai 1900 già restituiti alla città. E per vedere tutti i progetti che hanno partecipato al concorso basta visitare la mostra nell'ambito dello spazio Infoarchitettura, presso l'Acquario Romano di piazza Manfredo Fanti.