Lunedì 4 novembre 2002 alle ore 11,45 alla presenza del Sindaco
di Roma Walter Veltroni, si è tenuta la conferenza stampa di
presentazione del progetto di ristrutturazione del Palazzo delle
Esposizioni.
Il "nuovo" Palazzo delle Esposizioni sarà uno
spazio espositivo all'avanguardia, un centro di cultura
polivalente tra i più importanti a livello internazionale
ed un luogo dove potranno essere svolte una serie di attività
autonome ma complementari alla visione dell'arte.
Il piano di recupero del Palazzo, parte dalla valorizzazione
delle superfici e dei volumi attualmente presenti, ne ridisegna
le funzioni, enfatizza la fruibilità degli spazi attraverso una
migliore distribuzione delle aree disponibili in continuità con
l¹opera di ristrutturazione che Costantino Dardi ha compiuto
alla fine degli anni ottanta.
![](img/Pal-Exp_01.JPG)
Sala espositiva piano nobile
Vi saranno più spazi espositivi (circa 4300 mq. su tre livelli
di cui 3000 al primo livello) dotati di un allestimento
permanente idoneo a regolare il percorso delle mostre. Ogni
livello avrà un accesso indipendente che renderà autonome tra
di loro le diverse aree espositive.
Sarà ampliata l'area commerciale e quella dedicata alle
strutture ricettive: una libreria per pubblicazioni cartacee e
multimediali, una rivendita di oggettistica, una caffetteria
affacciata su un piccolo giardino adiacente alla Chiesa di San
Vitale. L'area sarà dotata di ingressi indipendenti e
zona circostante di libera circolazione che consentiranno il
passaggio gratuito tra i vari livelli mentre l'accesso alle sale
espositive avverrà solo su presentazione del biglietto
magnetico.
![](img/Pal-Exp_03.JPG)
La nuova serra, vista interna sul
ristorante.
E' previsto un teatro, una sala polifunzionale con capienza di
circa 180 spettatori e un laboratorio didattico.
Dal punto di vista architettonico, la grande attrattiva del
progetto è senza dubbio il ripristino della grande serra,
abbattuta negli anni Trenta, posta come terminale dell'edificio
nel progetto originario del Piacentini: una struttura
completamente trasparente con una superficie vetrata sostenuta
da una intelaiatura in ghisa e acciaio che ospiterà il ristorante
roof garden.
La nuova serra, vista interna sul
ristorante.
Un cambiamento sostanziale quindi, teso a sfruttare al massimo
le potenzialità finora inespresse di uno dei più importanti
luoghi espositivi italiani e a garantire una piena funzionalità
della struttura e la sua trasformazione in grande centro
culturale.
Il progetto è stato affidato agli architetti Firouz Galdo e
Michele de Lucchi, il primo incaricato dell¹ufficio tecnico ed
il secondo in qualità di consulente artistico. Dello staff di
progettazione hanno fatto parte gli architetti: Gabriele
Pierluisi; Enrico Quell, Simone Orsi; Andrea Schingo, Filippo
Flego;Gianluca Adami; Barbara Reggi; Valentina Putzolu; Manuela
Gabellino; Roberta Galantino e l¹ing. Lorenzo Breda
Relazione di progetto
Cenni storici
Il Palazzo delle Esposizioni, progettato da Pio Piacentini nel
1878 venne inaugurato nel 1883. L¹edificio presentava lo stesso
aspetto di oggi tranne che per alcune rilevanti differenze. Le
prime dovute al disegno di via Nazionale, posizionata a quota
diversa dall'attuale, (non era ancora previsto il Traforo): il
basamento di Piacentini è meno rilevante e la scalinata di
accesso praticamente non presenta il primo ordine di gradini;
altre ancora riguardano l¹assetto delle sale oggi su via
Piacenza, che si presentavano invece indivise,in un grandioso e
unico spazio, chiuso da pareti in muratura, pari al primo ordine
(circa 9 mt di altezza), e sovrastato da un prolungamento circa
di altrettanta misura, vetrato su tre lati corrispondenti ai
perimetri esterni dell'edificio e che proponeva sul quarto un
affaccio interno dal salone superiore; la copertura a sesto
ribassato, si presentava vetrata anch'essa. Questo grande
locale che nel 1883 ebbe la funzione di salone di inaugurazione,
metteva poi in comunicazione con i padiglioni temporanei
realizzati da Piacentini in quell'occasione nei giardini di via
Genova.
![](img/Pal-Exp_05.JPG)
Nuovo accesso da via Milano con vista
della nuova serra superiore
Successivamente, l¹edificio conserva essenzialmente il suo
aspetto, incluso il giardino di inverno posteriore, fino alle
grandi esposizioni della civiltà fascista, durante le quali
vengono realizzate vere e proprie opere edilizie. Gli
interventi, come già premesso, portano la firma tra gli altri
di Libera, Aschieri, Del Debbio. A questi si deve, nel
1931, la demolizione della vetrata del giardino di inverno, la
realizzazione del solaio di copertura di quella sala impostato a
quota 16,40 (la giacitura attuale), nonché la divisione di
questa parte in sale espositive come ora la troviamo. Ancora a
Del Debbio vengono ascritti gli interventi sui lucernari, con la
realizzazione della cupola in vetromattoni e il prolungamento di
un ascensore a quota 0,00 che fino a questo momento era stato
utilizzata solo come magazzino.
Dopo un periodo buio che vede il Palazzo parzialmente adattato
ad officina meccanica, ufficio elettorale, caserma, negli anni'50 vengono riprese le attività di promozione culturale, di
scambio, aggregazione, fino all'esplosione del fenomeno
espositivo degli anni '80. Qui, in condizione di evidente
decadimento al punto di venir raggiunto da una dichiarazione di
inagibilità, sul Palazzo interviene il già descritto progetto
di Dardi, pensato verso la metà degli anni'80 e realizzato
nel'90\'91.
![](img/Pal-Exp_12.jpg)
Sezione longitudinale del palazzo
Lo stato attuale
Le necessità che il Palazzo esprime possono essere riassunte in
un breve elenco:
- Ridefinire il sistema degli accessi e coniugare il tema della
permeabilità di un edificio talmente vasto da poter essere
considerato un isolato urbano.
- Riqualificare gli spazi espositivi fornendo uno strumento
flessibile ma al contempo funzionale che consenta di ospitare
qualunque tipo di esposizione.
- Ridisegnare gli spazi commerciali, garantendo il raggiungimento
di standard qualitativi elevati anche per gli spazi accessori
alla attività espositiva.
- Ridefinire gli standard normativi e di sicurezza dell'edificio.
- Eliminare ogni eventuale superfetazione e restituire il Palazzo
alla sua lettura originaria.
- Risolvere le problematiche relative agli impianti, garantendo
il raggiungimento di standard di controllo microclimatico adatti
non solo al pubblico, ma soprattutto alle opere d¹arte,
consentendo in tal modo il prestito di opere particolarmente
delicate.
- Dare qualità a tutte le funzioni accessorie e alle parti
funzionali
dell'edificio espositivo per permettere un sistema di gestione
di mostre più avanzato.
Michele De Lucchi
Ufficio
stampa
Palazzo delle Esposizioni
Marta Fontana - Piergiorgio Paris
Tel. 06.489411 06.48941206
email: ufficiostampa@palazzoesposizioni.it
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